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Dal settimanale "LUCE" del 30 ottobre 2004

 

 

ARTICOLO SUL GRUPPO MEKI:

 

UNA MANO TESA ALL'ETIOPIA

 

di Paolo Mira

 

■ La prima pagina di "Luce" di domenica 30 ottobre.

«L’opera di Dio non ha distanza né confini. L’Etiopia è lontana geograficamente, ma è presente nel vostro cuore grazie a quello che state compiendo. Le vostre mani, il vostro cuore, il vostro spirito che arriva in Etiopia significa che lo Spirito di Dio è entrato nella vostra vita e nel vostro cuore». Sono queste le parole di ringraziamento che il vescovo della diocesi di Meki in Etiopia, monsignor Abraham Desta, ha rivolto nei giorni scorsi alla comunità di Ossona e ai soci del “Gruppo missionario Meki”.

Il presule, che si trovava in Italia per un incontro episcopale a Roma, non ha voluto mancare a un nuovo appuntamento con la comunità di Ossona, dopo la prima visita compiuta in paese nel luglio dello scorso anno. Accompagnato da Suor Sara, dell’Istituto diocesano di Meki “Figlie di Maria Immacolata”, monsignor Desta ha partecipato mercoledì 20 ottobre nella chiesa di San Cristoforo di Ossona all’incontro di riflessione e preghiera guidato dal parroco don Angelo Oldani, in preparazione alla Giornata missionaria mondiale di domenica scorsa e ha celebrato il giorno successivo una messa in memoria del suo predecessore monsignor Yohannes Woldegiorgis, con il quale per anni la comunità ossonese è stata in contato, inviando aiuti e realizzando progetti umanitari.

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Ma chi è il gruppo Meki e quali obiettivi si prefigge? Il Gruppo missionario di Ossona conta più di duecento soci che si interessano, pregano e aiutano economicamente la missione di Meki, fondata dai Padri dell’Istituto Missioni della Consolata in Etiopia, a Sud della capitale Addis Abeba in direzione Kenya, e parzialmente altre missioni che fanno parte del Vicariato apostolico di Meki. «Siamo nati nel 1961 - spiegano i volontari - come Gruppo vocazionale di preghiera dell’Istituto missioni della Consolata in occasione dell’entrata in seminario di padre Antonio Vismara,  nativo di Ossona. Nel 1972 padre Antonio è stato mandato a completare la neonata Missione di Meki ed è a questo punto che è iniziata la nostra attività di sostegno». Nel 1997 il Gruppo si è dotato di uno statuto, o meglio di un Progetto educativo, e di un regolamento; questi, oltre a definire caratteristiche e obiettivi del gruppo, istituiscono un consiglio di sette membri eletti dai soci ogni tre anni. Attuale presidente è Lina Cucco, alla quale si affiancano il segretario, Adriana Buttafava, il tesoriere Enrico Maronati e i consiglieri Marina Cucco, Carlo Dodi e Maurizio Zanzottera; assistente ecclesiastico con il compito di animatore del gruppo è monsignor Lodovico Garavaglia. Nel 2003, per far conoscere il proprio progetto a un maggior numero di persone, nella speranza di diffondere quello spirito di “missionarietà” che lo caratterizza, il gruppo ha deciso di realizzare un sito internet - che merita sicuramente una visita - all’indirizzo: www.gruppomeki.org. Ma vediamo più da vicino in quale modo operano i volontari ossonesi.

 

Nei giorni scorsi il vescovo della diocesi di Meki, monsignor Abraham Desta, ha incontrato ad Ossona i rappresentanti del "Gruppo missionario"

Dal '72 il gruppo raccoglie fondi, realizza progetti, promuove adozioni a distanza per i villaggi a sud della capitale Addis Abeba

«Il Gruppo - spiegano ancora i soci - agisce attraverso momenti di preghiera e  formazione (incontri mensili, ritiri spirituali, giornata di Promozione della Donna), scambio di risorse materiali e umane (raccolta di offerte e materiale mediante: adozioni a distanza, progetti, microprogetti, banchi di raccolta), esperienze con le missioni e collaborazione con i missionari del nostro paese e non. Anche dopo la partenza di padre Antonio da Meki, il gruppo ha continuato a lavorare per la missione; il collegamento è tenuto vivo da Lina Cucco, che a Meki si è recata più volte: l’ultima delle quali nel 2000, e i missionari del luogo». Gli aiuti sono mirati, grazie alle precise richieste di progetti che ogni anno vengono proposte ai soci su segnalazione dei missionari, quali pozzi, scuole, ospedali, adozioni a distanza, materiale vario per i contadini. Le offerte raccolte sono interamente inviate alla missione secondo le destinazioni scelte da chi contribuisce. Parte del materiale raccolto, che per vari motivi non può essere inviato a Meki, viene destinato ad altre istituzioni che aiutano le persone più bisognose: principalmente la Casa delle Suore missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta a Milano e di Fratel Ettore a Seveso. La vita del gruppo Meki dagli inizi a oggi è stata segnata da piccoli e grandi progetti attuati principalmente in favore della missione di Meki, senza però mai dimenticare le esigenze delle altre missioni del vicariato sorte successivamente. «Il primo grande progetto realizzato dal nostro gruppo - aggiungono ancora i volontari - risale al 1984, in occasione della tremenda siccità che colpì l’Etiopia causando molte vittime specialmente fra i bambini. Si tratta di un mulino a vento, attualmente ben funzionante, che ha contribuito a risolvere il problema dell’acqua a Meki. Alto 18 metri e con un’elica di 6 metri di diametro, trasforma l’abbondante energia del vento in energia meccanica per l’estrazione di acqua dal sottosuolo».

 

 

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aggiornamento pagina: 10 novembre 2004